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SPACE CLEARING, OVVERO LESS IS MORE

“Settembre è il mese del ripensamento, sugli anni e sull’età…” cantava un noto cantautore italiano…

Per me settembre è sempre stato il vero “capodanno”,  da sempre il momento migliore per i buoni propositi, le nuove idee, l’abbandono delle vecchie…

Ma cosa c’entra questo col fare la casa giusta?

Basta guardarsi attorno e domandarsi come possono nascere nuove idee, crescere i buoni propositi…se siamo soffocati da disordine, oggetti inutili, souvenir, scatole piene di polvere, armadi zeppi di abiti che non usiamo più da anni, mobili in cui inciampiamo, moquette abitate da folle di acari…si potrebbe continuare all’infinito!

Quante cose inutili “abitano” casa nostra? Basta prendere un oggetto a caso e chiedersi: “quando l’ho usato l’ultima volta?”  Se la risposta è “più di sei mesi”…allora è venuto il vero momento del ripensamento!

Fare spazio non è solo una questione di ordine, se fatto con consapevolezza può essere un’esperienza “catartica”. Liberarsi dagli oggetti inutilizzati significa liberarsi dai ricordi, dal passato, ma anche ritrovare i sogni che avevamo chiuso in un cassetto, sotto un mucchio di cartacce inutili.

Esiste una disciplina, chiamata “space clearing” che insegna proprio a intraprendere questo percorso, e a portarlo avanti fino a quando si comincia a “respirare” in casa propria, diventata improvvisamente molto più grande, luminosa, accogliente!

Liberarsi del superfluo è anche un’operazione “ecologica” (a patto di non riversare i rifiuti nell’ambiente!), non tanto nel momento della pulizia, quanto nella nuova attitudine mentale che questa operazione, se portata avanti con costanza, instaura anche a livello inconscio. Ha inoltre un aspetto “solidale”: quello che non serve a te potrebbe servire a qualcun altro. Difficilmente oggi ci liberiamo di un oggetto quando è irrimediabilmente rotto, piuttosto continuiamo ad “aggiornare” cose che hanno il medesimo utilizzo! Voglio segnalare il sito di baratto Coseinutili, dove è possibile scambiare oggetti (anche tempo, ma questo è un altro discorso…) in “crediti”, non avendo quindi l’obbligo di sostituire oggetto con oggetto (altrimenti che pulizia sarebbe?)

Alcuni consigli “post-pulizia”:

  • oggetti: un oggetto-un utilizzo
  • mobili: un mobile-una/più funzioni (e non viceversa)
  • elettrodomestici: perchè non provare a condividere con i vicini ciò che viene usato solo saltuariamente? In un condominio a volte è possibile dedicare una cantina a deposito attrezzi, o anche lavanderia…troppo stile co-housing?
  • armadi: uno a persona! se possibile preferire armadiature a muro
  • soprammobili: a cosa servono???
  • souvenir: tante belle foto digitali?

 

 

Rina Agostino

Architetto, si occupa di Bioedilizia, Bioclimatica ed Efficientamento Energetico degli edifici. Esercita la libera professione principalmente in provincia di Varese e Novara.