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Cosa ha a che fare Windows con Falacasagiusta? Niente!…a parte il fatto che è il sistema operativo che mi permette di scrivere su questo blog, e che mi piacciono i titoli in inglese.

In questo articolo voglio parlarvi di finestre, o meglio di serramenti.

I serramenti sono infatti il primo elemento che solitamente viene sostituito in un’abitazione quando si vuole aumentarne l’efficienza energetica ( e voglio di nuovo consigliarvi di mettere questo intervento “solo” al terzo posto, dopo la coibentazione del tetto, al primo, e delle pareti al secondo. Perchè dopo le pareti? Perchè isolare solo i serramenti potrebbe peggiorare la situazione con formazione di condensa, muffa e bla bla bla…).

Comunque, diciamo che state pensando di sostituire i serramenti: iniziate a fare valutazioni di tipo estetico, prestazionale, manutentivo ed economico, richiedete qualche preventivo, con l’occhio andate subito alla cifra in grassetto a fine pagina e, 8 su 10, scegliete secondo “l’offerta economicamente più vantaggiosa” (come farebbe un’amministrazione pubblica…).

Eppure il preventivo (serio) non riporta solo misure e prezzi, ma descrive i vari componenti e le relative prestazioni termiche. Vediamo in dettaglio quali sono i parametri da confrontare:

  1. Il materiale con cui sono realizzati i telai : legno, alluminio o pvc sono talmente “distanti” da avere naturalmente costi diversi, ma non è  il prezzo il vero termine di paragone, vediamone alcuni:
    • Legno –  naturale, sostenibile, riciclabile, biodegradabile, isolante (zero ponti termici) ma traspirante (non formazione di condensa). Richiede di essere protetto dalle intemperie con una periodica manutenzione, anche se sempre di più i serramenti in legno vengono sottoposti a trattamenti che ne ritardano l’invecchiamento.
    • Alluminio – sebbene si utilizzi bauxite per la sua produzione, non possiamo affermare che l’alluminio “esista” in natura; la sua sostenibilità è limitata, sebbene si cerchi di bilanciare l’attività estrattiva con la riconversione di aree minerarie esistenti, a questo dobbiamo aggiungere i processi di lavorazione per ottenere il materiale “primario”; è riciclabile, più della metà dell’alluminio attualmente prodotto in Europa fortunatamente deriva da materie prime riciclate; non è un materiale isolante nè traspirante…allora perchè viene utilizzato nella produzione di serramenti? Perchè è un materiale molto flessibile, facilmente lavorabile, leggero, resistente (utilizzato in lega), di lunga durata e con bassi costi di manutenzione. Permette di realizzare serramenti più sottili, quindi a parità di grandezza di finestra è possibile ottenere specchiature vetrate più grandi, a vantaggio dell’apporto gratuito della luce solare. Essendo un buon conduttore di calore, negli infissi deve essere introdotto un “taglio termico” con materiali a bassa conduttività (senza il quale la condensa sul serramento stesso è assicurata). E’ stato dimostrato che i  prodotti per l’edilizia in alluminio non hanno impatti negativi né sulla qualità dell’aria all’interno degli edifici né su terreno, acque di superficie o sotterranee.
    • PVC – derivato dal petrolio, il PVC è ambientalmente pericoloso in tutte le fasi del suo ciclo vitale, dalla produzione, al trasporto, alla lavorazione, allo smaltimento. La nocività dei manufatti “durevoli” in PVC , non è ancora dimostrata, ma è certo che, ad esempio, in caso di incendio, il PVC genera un fumo acre e pericolose emissioni di organocloruri, tra cui la diossina… Tuttavia, i serramenti in PVC ottengono crescente favore da parte dei consumatori, in particolare per il costo inferiore, la scarsa manutenzione occorrente, il buon grado di  isolamento, la minore predisposizione alla formazione di condensa rispetto all’alluminio.
  2. I vetri: doppi o tripli, con o senza argon, bassoemissivi  o “normali”. Sono caratteristiche da valutare attentamente perchè, insieme ai profili, incidono molto sulla trasmittanza termica della finestra. Naturalmente il prezzo è inversamente proporzionale al valore della trasmittanza ( il flusso di calore medio che passa, per metro quadrato di superficie, attraverso una struttura che delimita due ambienti a temperatura diversa. L’espressione di questo valore, da cercare su un preventivo è: W/m2K). Il DM 26/01/2010 stabilisce i valori di trasmittanza sopra i quali non è possibile stare, in particolare se si vogliono ottenere i vantaggi degli incentivi fiscali. Andare oltre questa soglia minima, significa spendere un po’ di più, ma ottenere grandi vantaggi in termini di comfort e di risparmio nel consumo di energia per il riscaldamento/raffrescamento.
  3. I profili distanziatori tra i due vetri, la cui importanza è spesso sottovalutata: se di materiale plastico anzichè metallico (la cosiddetta “canalina calda”) interrompono i ponti termici e riducono il rischio di condensa e muffa sui bordi, migliorando la trasmittanza dell’intero serramento.
  4. Il controtelaio, o “falso telaio” (elemento di connessione tra la finestra e il muro): questo è un elemento importantissimo perchè da esso dipende la perfetta installazione del serramento e la tenuta all’acqua e all’aria, nonchè ai rumori. Viene montato in fase di costruzione dal muratore, ma quando si sostituisce una finestra può essere necessario intervenire anche su quest’ultimo e, a seconda dei casi, sostituirlo con un controtelaio di moderna concezione, oppure migliorarne la tenuta, ad esempio utilizzando delle schiume poliuretaniche. E’ evidente come l’utilizzo del legno risolva più semplicemente queste problematiche.
  5. Il cassonetto per avvolgibile: nei casi in cui il sistema oscurante è costituito da tapparelle, sostituendo il serramento è conveniente intervenire anche sull’isolamento del cassonetto, meglio ancora approfittarne per sostituire l’intero blocco cassonetto-telaio finestra.
  6. Zanzariere: anche in questo caso, conviene approfittare della sostituzione optando per quelle integrate nel sistema finestra, piuttosto che intervenire in un secondo momento.

E’ evidente come tutte queste voci influiscano sul totale del preventivo… spero di avervi aiutato a valutarne la bontà, con una mano sul portafoglio, e l’altra sulla testa!

 

Rina Agostino

Architetto, si occupa di Bioedilizia, Bioclimatica ed Efficientamento Energetico degli edifici. Esercita la libera professione principalmente in provincia di Varese e Novara.