TRASLOCANDO…

Non sono così egocentrica da credere che a molti interessi il fatto che ho cambiato casa, tuttavia voglio condividere alcune riflessioni che questo trasloco mi ha “costretto” a fare e che continua a stimolarmi.

Lasciata la cascina dai muri spessi, fresca in estate… e anche in inverno, col prato da tagliare e la legna da accatastare (ma un articolo sulla biomassa lo posterò comunque più avanti), eccomi insediata in un mini-appartamento condominiale a due passi dal lago ma senza più la sua vista da cartolina. Non è ancora il progetto di co-housing che prima o poi realizzerò,  ma presenta molti vantaggi dal punto di vista del comfort e del risparmio energetico.

Diciamo che ho messo in pratica e faccio esperienza di molti concetti che vado predicando.

  • Per cominciare, metà delle cose che avevo sono ancora nella vecchia casa…e non ne sento nè la mancanza nè la necessità, il che conferma che veramenteless is more! Credo che farò il passaggio diretto prima al baratto e poi con quello che resta alla piattaforma ecologica.
  • La nuova casa è molto più piccola, ma le funzioni che vi si svolgono sono esattamente le stesse di prima, grazie soprattutto alla mia naturale predisposizione per l’existenzminimum, che spesso mi porta a progettare spazi più piccoli di quelli desiderati dal cliente, nella convinzione che fuori dalle quattro mura ci sia spazio di vita disponibile per tutti, a patto di non costruirlo…
  • Passo da una classe G (che in realtà sarebbe M…) a una classe B, e la differenza si sente, nella capacità dell’isolamento a cappotto e dei serramenti con vetri basso-emissivi, di trattenere il calore minimizzando le dispersioni.
  • Sperimento il comfort del riscaldamento radiante a pavimento: in realtà sto ancora cercando la regolazione perfetta per me, cosa non immediata considerando lo sfasamento termico di questo tipo di riscaldamento… posso però già confermare che la temperatura di sensazione ottenuta attraverso il riscaldamento dell’aria (casa vecchia-termosifoni) piuttosto che delle superfici (casa nuova-pavimento radiante), fa sì che a parità di gradi di temperatura la percezione del calore sia molto differente, a favore della seconda. A fine stagione invernale farò un rapporto sui consumi!
  • Con piacere, apprezzo la predisposizione all’utilizzo (per ora, futuro) dell’acqua piovana per gli scarichi dei wc e per l’irrigazione del giardino condominiale.
  • Infine, mi rallegro dei colori che ho scelto per le pareti…

Per concludere, presuntuosamente ma con rispetto e ammirazione, voglio citare Walter Gropius: “Il compito dell’architetto: realizzare l’equilibrio tra conoscenza ed esperienza”.

 

Rina Agostino

Architetto, si occupa di Bioedilizia, Bioclimatica ed Efficientamento Energetico degli edifici. Esercita la libera professione principalmente in provincia di Varese e Novara.