“Ho un terreno agricolo, vorrei costruirci la mia casa in legno…è possibile, vero?”
Caro amico che non leggi abbastanza pillole di bioedilizia, la risposta è un sonoro: “NO!”.
La casa in legno è una CASA, appunto, mica un deposito attrezzi… come tale ha bisogno di fondazioni (in c.a.) che la ancorano a terra e la rendono stabile (eh, lo so che volevi giocartela come “casa mobile”…). Come qualunque altra costruzione presuppone un consumo di suolo, e opere di urbanizzazione. Motivi per i quali per poterla realizzare è necessario un permesso di costruire, rilasciato dal Comune.
“Cavoli, ma così mi costerà molto di più dei 1.200 € a mq che ho letto su internet!”
Ti costerà più o meno come una casa “tradizionale”, ai 1.200 € devi infatti aggiungere:
- il costo del terreno (se non ne hai già uno E-DI-FI-CA-BI-LE)
- il costo delle fondazioni, o di un piano interrato, se vuoi cantina e/o garage
- il costo del progetto, direzione lavori e relativo Piano della Sicurezza
- il costo degli oneri di urbanizzazione
- spesso il costo per gli impianti, o per lo meno per un livello superiore allo standard minimo
“Ma allora chi me lo fa fare?”
Ci sono molti buoni (e nobili) motivi per costruire in legno:
- la salubrità dei materiali (purchè siano certificati)
- il comfort che ne deriva
- l’elevato grado di isolamento termico
- il rispetto per il Pianeta
- il comportamento sismico
…e se proprio hai bisogno di un motivo “economico”, la velocità di realizzazione ti permetterà di liberarti molto più in fretta dell’affitto che già paghi per un’altra casa, il bassissimo consumo energetico ridurrà notevolmente la tua spesa per il riscaldamento.
“Se invece costruisco la mia casa in paglia, posso su un terreno agricolo, vero?”
No che non puoi! Anche per la casa in paglia valgono gli stessi argomenti esposti sopra. Vero è che la casa in paglia potrebbe costare molto meno, perchè il materiale usato per le pareti perimetrali è molto economico, ricorda però di aggiungere tutti gli altri costi! E ricorda anche di informarti bene presso il tuo Comune, perchè in Italia la normativa per questo tipo di costruzioni è molto restrittiva. E’ obbligatorio infatti che la struttura portante sia, come minimo, in legno.
E per chiudere con l’argomento “terreno agricolo”: la costruzione di una casa unifamiliare su terreno agricolo è permessa solo al conduttore del fondo, ovvero al titolare dell’azienda agricola, dimensionata per sè e per la sua famiglia. Ovviamente dovrà dimostrare che l’azienda agricola sia reale e non fittizia.
“Ok…e se mi costruisco la casa sull’albero?”
In Italia purtroppo non esiste normativa in materia, quindi anche la casa sull’albero è considerata, a torto o a ragione, una costruzione soggetta a titolo abilitativo come tutte le altre.
Devo dire che in questo caso io sarei favorevole ad una regolamentazione ad hoc: si potrebbe per esempio stabilirne il volume massimo, contenuto, e solo come dépendance di una costruzione principale, per non incidere sulle urbanizzazioni; il materiale utilizzato, solo legno e fibre naturali; il sollevamento da terra tale da rendere nulla o quasi l’occupazione di suolo; la distanza dai confini stradali e dalle proprietà altrui; la presenza effettiva di un albero!
Io ci aggiungerei anche l’estetica…e per quest’ultima consiglio sempre di affidarsi a un (bravo) architetto!
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Rina Agostino
Architetto, si occupa di Bioedilizia, Bioclimatica ed Efficientamento Energetico degli edifici. Esercita la libera professione principalmente in provincia di Varese e Novara.
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Sale, e per quanto riguarda costruzioni interrate come cantine o bunker ci sono regolamentazioni,,, permessi o si puo fare su un terreno agricolo?
Grazie