rivoluzione digitale

LA RIVOLUZIONE DIGITALE E IL 24/7

Rivoluzione digitale

Le nostre case non sono mutate negli anni solo perché abbiamo mutato le nostre abitudini e il nostro modo di vivere. Ci sono state anche delle influenze esterne che hanno portato al cambiamento: pensate alla rivoluzione digitale!

Con la rivoluzione digitale abbiamo assistito ad un passaggio epocale verso la tecnologia estrema; adesso, grazie alla domotica, abbiamo la possibilità di aprire o chiudere le finestre, accendere o spegnere le luci o addirittura mettere in funzione la lavatrice o ricevere la lista della spesa direttamente dal frigorifero che abbiamo in casa, il tutto con un semplice smartphone!

La rivoluzione digitale ha portato alla creazione di un’innumerevole quantitativo di nuove professioni che prima non esistevano perché professioni intangibili, cioè professioni che non producono qualcosa di fisico e materiale, ma producono e generano idee che, per essere sviluppate, necessitano semplicemente un pc e una connessione alla rete!

E questo come ha potuto incidere sull’evoluzione della casa? Non credete sia possibile?

Ve lo dimostro subito!

Ripescate nei ricordi dell’immaginario comune una moglie che dice al marito di “muoversi perché altrimenti fa tardi a lavoro”, e lui che ingozza il caffè (sperando di non macchiarsi la cravatta!) mette il cappotto, ed esce di casa!

Si perché una volta c’era il “luogo di lavoro” e la “casa, dolce casa!”.

Due luoghi separati e distinti.

Ora non è più così, al lavoro, volendo, ci puoi andare anche in mutande!

Sì, perché il lavoro si può fare da casa! Professioni nate con i social networks, professioni legate al web, all’e-commerce non necessitano di un luogo di lavoro, possono benissimo essere svolte dal divano di casa!

Questo ha dunque comportato un mutamento nel rapporto con la propria casa: prima si usciva per andare a lavoro, si trascorrevano 8/9 ore fuori casa e poi si rientrava nell’atmosfera domestica.

Con queste nuove professioni si vive la casa 24 ore al giorno, 7 giorni su 7: nasce così l’abitare 24/7.

E dunque questa presenza fissa ha determinato la necessità di trovare un posticino in casa per un angolo studio.

Lo studio, un tempo riservato alle case dei professionisti più stimati (medici, avvocati…), è diventato oggi requisito fondamentale per riuscire a coesistere in casa senza invadere gli spazi comuni. E se in casa non abbiamo la possibilità di adibire un locale a studio? Si ricorre alla creatività, ideando soluzioni salvaspazio per ricavare la tanto agognata scrivania dedicata allo smart working!

E così vengono riconvertiti spazi che prima non possedevano un’identità o una funzione precisa. Grazie a colori sgargianti, mensole e pannelli attrezzati, acquistano un ruolo rilevante i sottoscala, fino a ieri patria indiscussa dei “gatti di polvere”, gli sgabuzzini, prima utilizzati come dimenticatoi per regali non graditi, e tutti quegli anfratti e nicchie la cui esistenza era considerata superflua!

Vi ritrovate nella descrizione? Non avete ancora trovato il vostro spazio e siete alla mercè della disponibilità del tavolo da pranzo?

Niente paura, in casa vostra sicuramente c’è lo spazio giusto per voi, e se non riusciste a trovarlo c’è sempre a disposizione un architetto competente che può aiutarvi! Buona ricerca!


 

Rachele Torbioni

Architetto specializzato in interni e home staging.