Per quelli che le vacanze le passano nei centri fai da te…
si sa, le ferie estive sono l’unico momento dell’anno in cui la maggior parte delle persone ha il tempo per fare qualche lavoretto di manutenzione, ma anche di rinnovamento, della propria casa, e farlo in un momento di relax consente di affrontare la cosa con calma e attenzione.
E’ noto a tutti che il cocktail di sostanze chimiche presenti nella maggior parte delle pitture “industriali” è dannoso alla salute, in primis di chi esegue i lavori, ed entra quindi a contatto diretto con queste sostanze, ma in maniera diretta anche di chi soggiornerà negli ambienti tinteggiati con queste vernici.
Ormai in commercio esistono molti prodotti realizzati senza l’uso di sostanze sintetiche e pigmenti artificiali, tuttavia è raccomandabile acquistare queste vernici da rivenditori specializzati di prodotti certificati, oppure…fare davvero da sè!
Ed ecco una ricetta per la pittura alla caseina:
- 250 g di caseina in polvere
- acqua
- 50 g di pigmento in polvere
Mescolare la caseina con 340 ml d’acqua, ottenendo una pasta densa; lasciare riposare 30 minuti.
Diluire con altri 125 ml di acqua, mescolare bene e lasciare riposare altri 15 minuti.
Sciogliere il pigmento in un po’ d’acqua e aggiungerlo al composto, dosandolo a piacere fino a ottenere il colore desiderato. Stenderlo sulle pareti con pennello o rullo, secondo l’effetto che si desidera ottenere. Raccomandato nelle camere da letto, soprattutto dei bimbi.
Per i più “dotati” di manualità, grandi soddisfazioni si ottengono con il Tadelakt, un tipo di finitura ampiamente utilizzato nel Magreb, a base di argilla, calce idraulica, sabbia quarzosa e polvere di marmo (il tutto si trova già perfettamente dosato) da mescolare all’acqua e stendere con una spatola, poi lucidare con una pietra e rifinire con sapone lucidante e cera….ecco forse in questo caso prima meglio seguire un corso ;-). E’ una finitura traspirante ma allo stesso tempo impermeabile, molto utilizzato nei bagni, al posto delle piastrelle, o per il piano di appoggio del lavabo.
Per lucidare i mobili, alternativa alle orrende finiture “plastiche” tipo flatting, utilizzare l’olio di lino cotto. Un consiglio personale: non stendetelo con un pennello, ma immergetevi uno straccio (perfettamente pulito e che non lasci pelucchi) e fregatelo sul legno, nel senso delle venature, fino ad assorbimento (ovviamente la superficie del legno deve essere “grezza” e perfettamente liscia). Adatto anche per i piani di lavoro della cucina (dove poi ci impastate il pane…).
Buon divertimento!
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Rina Agostino
Architetto, si occupa di Bioedilizia, Bioclimatica ed Efficientamento Energetico degli edifici. Esercita la libera professione principalmente in provincia di Varese e Novara.
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