contaminazione

CONTAMINAZIONE E INFLUENZE ETNICHE

CONTAMINAZIONE?

Adoro la parola “contaminazione” quando è riferita allo scambio culturale! Mescolare la propria cultura e le proprie abitudini con quelle di altri che hanno provenienze diverse.

Arricchirsi culturalmente condividendo e portando con sé il sapere, la saggezza e le abitudini di altri popoli.

E questo non vale solo per le nostre abitudini, vale anche per le nostre case:

avete mai pensato, durante un viaggio, quando avete visto una cosa che vi ha colpito, “Bellissimo, voglio farlo anche a casa mia!” ? A me è capitato un sacco di volte!

E sapete cosa mi è capitato di ancora più sbalorditivo ? Incontrare gli amici al rientro dalle vacanze a casa loro e di trovarle impestate di oggetti, tessuti, tendaggi, ammennicoli e souvenir troppo ingombranti, acquistati in preda all’entusiasmo nell’ultimo viaggio… ORRORE!

La cosa bella del viaggio è scoprire nuovi modi di vivere, sperimentarli e rispettarli, portando con sé, metaforicamente parlando, quello che di buono abbiamo imparato.

Il voler riprodurre a tutti i costi un’atmosfera vissuta in un luogo esotico non è né rispettoso verso quella cultura, né tanto meno rispettoso delle nostre case.

Pensate ai vostri desideri come a un innamoramento estivo, leggero e superficiale, insomma un flirt! Un flirt che potrebbe danneggiare irrimediabilmente il rapporto con la vostra casa.

Un complemento o un pezzo d’arredo particolarmente significativo e di pregio può essere un valore aggiunto per la vostra casa, a patto che sia inserito nel giusto contesto e soprattutto che sia un pezzo unico.

Non c’è nulla di male nel portare a casa qualcosa di etnico che vi riporti alla mente l’emozione di un viaggio, ma come tutte le cose, sono le esagerazioni che rovinano l’insieme!

Bisogna saper misurare e contenere l’entusiasmo, indirizzando tutto ciò che di positivo percepiamo verso un pezzo che abbia un senso inserito nel contesto della nostra casa.

Questo processo è molto importante perché altrimenti si corre il rischio di cadere nella “trappola dei saldi”: sicuramente vi è capitato almeno una volta nella vita, di comprare qualcosa solo perché aveva attirato la vostra attenzione per poi rivederla a casa chiedendovi come  vi sia venuto in mente di acquistarla!

Oggi non è necessario girare il mondo per trovare pezzi d’arredamento etnico, ci sono numerosi negozi che importano pezzi da tutto il mondo, e soprattutto ci sono riviste che promuovono, a seconda della stagione, l’ultima tendenza ispirata a chissà quale cultura o Paese.

Quando vi entusiasmate per l’ultima tendenza della moda, chiedetevi cosa succederà tra tre mesi, e che ripercussioni ci sanno in casa vostra se cedete al nuovo look.

Se avete dei dubbi, aspettate. Riflettete. La cotta è passata? Se la risposta è affermativa, avete schivato il proiettile, se invece non vi è passata, potrebbe essere una cosa seria!

Se fosse così, allora varrebbe la pena approfondire la questione affidandovi ad un professionista.

Spesso e volentieri i pezzi che si comprano nei negozi delle grandi distribuzioni sono realizzati in serie, e di conseguenza non puntano né alla qualità né all’esclusività.

Un professionista serio ha sicuramente delle competenze e dei contatti che possono guidarvi verso pezzi di maggior pregio, che inseriti nei vostri salotti non potranno far altro che valorizzare tutto l’insieme.

In questo caso, e solo in questo caso, avreste il mio benestare per mostrarli agli amici con molto orgoglio!

Namasté!

Rachele Torbioni

Architetto specializzato in interni e home staging.