Isolare il tetto è importante in inverno, ma ancora di più in estate, e chi vive in mansarda lo sa bene.
Isolare il tetto con 6 cm di polistirene può essere utile per il freddo invernale, ma è assolutamente insufficiente per proteggersi dal caldo estivo.
E allora che fare, aumentare lo spessore? No, è proprio il materiale che è sbagliato.
Per tenere fuori il caldo è necessario che il materiale isolante sia pesante, oltre che traspirante e con una buona capacità di regolazione dell’umidità interna, per evitare condensa e conseguente muffa. Il polistirene è un materiale molto leggero, oltre che non traspirante, è quindi il materiale meno adatto per l’isolamento del tetto.
I materiali migliori sono le fibre naturali, come la canapa, il legno, la paglia, la lana di pecora, grazie alla loro densità e igroscopicità.
Altra cosa fondamentale è che il tetto sia di tipo ventilato, cioè che ci sia uno strato di aria tra il manto di copertura e l’isolamento per evitare che quest’ultimo si scaldi troppo.
Corri al riparo, fai la casa giusta!
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Rina Agostino
Architetto, si occupa di Bioedilizia, Bioclimatica ed Efficientamento Energetico degli edifici. Esercita la libera professione principalmente in provincia di Varese e Novara.
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Davvero complimenti per il sito, ho letto vari articoli e sono davvero esaustivi!
Però mi ponevo una domanda, è davvero possibile rendere una mansarda fresca tramite la coibentazione del tetto isolandolo con tessuti naturali e traspiranti? Oppure sarà solo meno calda?
Buongiorno Floriana, e grazie per i complimenti! La temperatura all’interno di una mansarda, oltre che dall’isolamento del tetto, dipende anche dall’esposizione della stessa (se è in zona ombrosa/alberata o esposta tutto il giorno al sole, e in quale clima). Per quanto riguarda l’isolamento dal caldo: si ottengono sicuramente risultati migliori con le fibre naturali piuttosto che con l’EPS, questo è sicuro! (il polistirene non ha sufficiente “massa” per garantire lo sfasamento termico giorno/notte). Ovviamente va calcolato il giusto spessore dell’isolante, con un’attenzione alla ventilazione del tetto, oltre che al posizionamento mirato di aperture verso l’esterno che permettano la fuoriuscita dell’aria calda e l’entrata di aria più fresca.