CASE DI VACANZA

Finalmente la calda estate è arrivata! (probabilmente tra qualche giorno rimpiangeremo il fresco dormire di pochi giorni fa, per lo meno chi rimarrà in città)… Tra i più fortunati, in partenza per mari e monti, alcuni lo saranno ancora di più, perchè, consapevolmente o meno, potranno apprezzare il comfort abitativo di alcune delle case di vacanza più autenticamente bioclimatiche.

Vediamone alcune:

I TRULLI PUGLIESI

Al di là dell’aspetto estetico-architettonico tradizionale che già di per sè è un valore aggiunto rispetto al dimorare in un asettico albergo, sono le caratteristiche bioclimatiche che fanno di queste case di vacanza il luogo ideale dove trascorrere un po’ di tempo apprezzando il comfort “naturale” (passatemi questa forzatura),  in armonia con il clima e i materiali locali. A dire la verità anche l’architettura è pensata in ragione di un beneficio bioclimatico: la copertura conica e molto inclinata permette infatti un’ottima ventilazione naturale per effetto camino e al contempo il recupero delle acque meteoriche che vengono raccolte in una cisterna interrata. Di forma compatta, i trulli hanno muri perimetrali in pietra spessi circa 80 cm, ma in alcuni casi anche 2 metri, il che conferisce alle pareti una notevole inerzia termica, capace di regolare il microclima interno riducendo al minimo l’escursione termica. Data la scarsità di aperture, la cupola molto alta permette di ospitare una grande riserva d’aria, e il camino posto alla sommità di aspirare naturalmente l’aria esausta. Spesso tra i locali e la cupola veniva costruito un soppalco in legno, con funzione di granaio, che oltre a mantenere in ambiente asciutto le provviste, consentiva di ridurre il volume riscaldato in inverno e di mantenere nella parte alta il calore accumulato in estate dalla copertura. I muri imbiancati di calce riflettono la radiazione solare e le pietre con cui sono rivestiti i tetti facilitano lo scorrimento dell’acqua piovana.

I DAMMUSI DI PANTELLERIA

Il funzionamento bioclimatico del dammuso è molto simile a quello del trullo, e anche la morfologia della costruzione risponde agli stessi principi. Come il trullo, il dammuso è orientato con l’apertura principale a Sud. Le differenze sono riscontrabili nella volta a cupola – qui meno accentuata del trullo (sull’isola spira un forte vento), e coperta di terra, calce e tufo, anzichè pietre – e la finitura esterna delle pareti, in pietra anzichè calce (materiale non presente naturalmente sull’isola, di origine vulcanica). Questi ambienti freschi sono nati per rispondere al clima estivo, qui infatti si trasferiva la famiglia per avvicinarsi alle coltivazioni durante la stagione calda.

I SASSI DI MATERA

Scavate nel tufo, e costruite esternamente con lo stesso materiale, queste abitazioni antichissime seguono dei piani che permettono ai raggi solari di penetrare all’interno delle abitazioni nel periodo invernale, ma ne impediscono l’accesso nelle giornate estive. Gli scavi sono molto articolati e formano un insieme di canali, terrazzi e cisterne che consentono di convogliare e preservare l’acqua piovana, così scarsa in questi luoghi durante il clima arido. Le murature in tufo consentono la regolazione igrotermica degli ambienti.

LE CASE DELLA VALCHIAVENNA

Costruite in legno, su un basamento in pietra, quindi ben isolate sia termicamente che dall’umidità del terreno, nelle càrden l’ambiente principale è costituito dalla stua, all’interno della quale una stufa, chiamata “pigna”, a fuoco continuo e a bassa temperatura, mantiene il calore pressochè costante a 17-18 °C

Come dite? Non andate in vacanza ma restate a morire di caldo a casa?…certo se aveste seguito i consigli di Falacasagiusta forse anche casa vostra sarebbe fresca…

Rina Agostino

Architetto, si occupa di Bioedilizia, Bioclimatica ed Efficientamento Energetico degli edifici. Esercita la libera professione principalmente in provincia di Varese e Novara.