abitare

ABITARE

Cosa significa ABITARE?

Ve lo siete mai chiesti? L’ abitare è un concetto molto complesso e profondo .

Abitare significa vivere un luogo, nel suo significato più ampio possibile:  uno spazio che sia compreso tra mura o semplicemente un’area all’aperto, indipendentemente che essi siano  privati o pubblici. Si può vivere un museo, una piazza, una biblioteca, una mostra e naturalmente una casa!

Allora esistono diversi modi di abitare?

Questa è una domanda interessante che ha molteplici e valide risposte a seconda di quale punto di vista decidiamo di adottare.

In generale potremmo riassumerle in questa affermazione : esistono diversi modi di abitare in funzione dello spazio che viviamo e delle necessità.

Se parliamo di una piazza, quindi un luogo pubblico, il nostro modo di viverla sarà quello della compartecipazione, della socializzazione.

La abiteremo con la consapevolezza di possedere quello spazio transitoriamente, solo per il tempo che trascorreremo lì.

Saremo più inclini a spartire l’ambiente con altre persone, e contemporaneamente ci renderemo conto di come nello stesso lasso di tempo il luogo che condividiamo viene interpretato a seconda delle esigenze di ognuno : i bambini utilizzeranno la piazza per giocare correndo liberamente e in maniera spensierata, gli adulti occuperanno la parte marginale della piazza, seduti sulle panchine, osservando i piccoli o leggendo un libro godendosi l’aria aperta e possibilmente un po’ di verde, l’edicolante che possiede l’edicola nella piazza, vivrà quello spazio per vendere i suoi prodotti.

Lo stesso spazio, è vissuto e abitato contemporaneamente in maniera diversa: c’è chi lo vive attivamente (correndo per tutta la sua superficie), c’è chi lo vive passivamente (un momento di relax su una panchina), ma ambedue durante un periodo di svago e tempo libero, e c’è invece chi lo abita come luogo di lavoro.

Ed è così che nasce l’abitato: esigenze diverse che coabitano il medesimo ambiente, senza soffocarsi a vicenda, ma coesistendo in armonia.

Abitare significa proprio questo, vivere gli spazi in libertà sentendoli nostri, senza prevaricare le esigenze di altri.

Più un luogo è vissuto e abitato, più lo stesso viene qualificato. Più persone decidono di frequentare uno spazio, più questo diventerà un ambiente familiare, dove è bello passare del tempo.

Il valore dell’abitare uno spazio è quello di farlo proprio, e facendolo “nostro” gli diamo una nuova valenza, una nuova qualifica. Spesso si parla di ri-qualificazione degli ambienti, e la soluzione migliore per riqualificare uno spazio di qualunque natura, è viverlo! Si riqualifica un luogo rendendolo fruibile alle persone, facendolo abitare!

Sono quindi i nostri comportamenti e le nostre abitudini a mutare i destini di alcuni ambienti. Abitando i luoghi, ce ne prendiamo cura, li valorizziamo.

E questi concetti valgono tanto per i luoghi pubblici quanto per quelli privati.

Pensiamo alle nostre case! Tutti abbiamo a casa un angolino dove non mettiamo più piede perché sovraffollato di oggetti, una stanza che è diventata il refugium peccatorum di turno, il ripostiglio dell’oblio dove una volta ci si dedicava ad un hobby ormai accantonato o dove dormiva un figlio che ormai viene a trovarci con i nipoti!

Il nostro modo di abitare gli spazi muta il loro destino, il nostro modo di viverli plasma il nostro abitato.

Allora cosa aspettiamo? Andiamo ad abitare nuovi spazi, che finora non abbiamo considerato tali!

Avete voglia di rinnovamento, ma avete paura che i lavori siano troppo impegnativi? Il team di falacasagiusta vi propone progetti e realizzazioni “chiavi in mano” in modo che il vostro unico pensiero sia sognare il risultato finale! Quindi rilassatevi e scatenate l’immaginazione…

Rachele Torbioni

Architetto specializzato in interni e home staging.